La legge contro l’omontransfobia e le violenze di genere riceve i consensi necessari per seguire il suo iter legislativo, adesso sarà la volta del Senato.

Il 4 novembre è passato alla Camera il disegno di legge Zan contro discriminazioni e violenze per orientamento sessuale, genere e identità di genere, che prende il nome dal deputato del Partito democratico Alessandro Zan, relatore del disegno. Il ddl è stato votato da parte della Camera dei Deputati con l’esito di 265 voti favorevoli, 193 contrari ed un astenuto.

Allo stato attuale in Italia non esiste una legge che punisca le discriminazione e i discorso d’odio contro le comunità lgbtq; a differenza del resto d’Europa, di fatti, il codice penale italiano, tramite la legge Mancino,  persegue come reati i discorsi di odio fondati su caratteristiche come la nazionalità, l’etnia o la religione; dunque con la eventuale approvazione della legge Zan potranno essere perseguiti  anche i delitti di discriminazione fondati sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Adesso sarà la volta dell’esame del Senato della Repubblica che anch’esso dovrà votare la legge così com’è per la approvazione finale e passare alla successive fasi che porteranno alla promulgazione ed alla entrata in vigore della stessa.

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