Una sentenza storica contro l’odio online sui social, il Trio Medusa vince la sua battaglia contro gli haters.
Una querela per diffamazione che si trasforma in una sentenza storica anti haters. E’ quello che è accaduto qualche settimana fa’ al tribunale di Pisa, dove un ex politico e blogger è stato condannato per diffamazione ai danni del Trio Medusa (Gabriele Corsi, Giorgio Maria Daviddi e Furio Corsetti). La notizia è stata rivelata dagli stessi attori attraverso una nota stampa, specificando che “la causa ha accolto una sentenza che, per la prima volta nella storia giuridica, ha sanzionato il concorso con ignoti, ovvero l’incitamento anche indiretto di altri utenti a manifestare dissenso, provocando nei fatti l’altrui diffamazione”.
La causa scatenante
Tutto ebbe inizio nel 2013, durante una delle puntate del programma su Radio Deejay “Chiamate Roma Triuno Triuno”, il Trio Medusa aveva ironizzato sul tema del signoraggio bancario. Il blogger, a seguito della diretta radio, nel suo blog aveva scritto: “Alcuni lettori ci hanno segnalato che il Trio Medusa in una rubrica trasmessa su Radio Deejay ha screditato il tema del signoraggio bancario […] inoltre hanno denigrato coloro che ne parlano: dipinti, in pratica, come poveri pirla”. “Invitiamo tutti i nostri lettori ad esprimere (in modo civile) dissenso per la trasmissione in questione allo staff del Trio Medusa, direttamente sulla loro pagina Facebook chiedendo al Trio Medusa di ‘rettificare’ in merito ad una questione sicuramente molto seria, sulla quale c’è ben poco da ridere”.
Gli haters in azione
Immediata è stata quindi la risposta degli utenti che con offese, minacce a titolo personale verso i tre conduttori e le loro famiglie e varie forme di odio online (che non stiamo quì a riportare), hanno invaso la bacheca dei conduttori costringendoli a denunciare l’accaduto.
Una sentenza storica vs l’odio online
La causa presentata dinanzi al Tribunale di Pisa si è conclusa con un importante vittoria a favore del trio. Infatti il responsabile della ‘shitstorm’ contro il Trio è stato condannato a 800 euro di multa e ad un risarcimento danni di circa 6mila euro, a cui si aggiungerà il risarcimento da liquidarsi in separato giudizio civile. Inoltre tale sentenza risulterebbe particolarmente importante poiché stabilisce non solo la responsabilità di chi offende sui social, ma anche di chi invita indirettamente a farlo, oltre a ribadire il concetto che ciò che è virtuale è anche reale.