I due ragazzi gay aggrediti solo perché si baciavano sulla banchina della metropolitana di Roma. La polizia è riuscita ad individuare il picchiatore che è stato quindi denunciato per lesioni personali e ingiurie.

La polizia è riuscita in poco tempo ad individuare l’identità dell’aggressore di Christopher Jean Pierre Moreno, 24 anni, attivista per i diritti degli omosessuali e rifugiato in Italia dal Nicaragua proprio in seguito a discriminazioni e minacce subite nel suo Paese d’origine, e Alfredo Zenobio, un suo amico con il quale si frequenta da qualche settimana.

Chi è l’aggressore?

Si tratta di un 31enne già conosciuto alle forze dell’ordine (ma senza precedenti penali) che anche in altre occasioni si è fatto riconoscere per alcuni comportamenti violenti, non però ai danni di gay. L’uomo vive e lavora a Jesolo, in provincia di Venezia, ma proprio la sera dall’aggressione era tornato a Roma per recarsi presso l’abitazione dei genitori ad Anguillara.

Nello stesso giorno era stato identificato due volte prima dalla Polizia di Venezia, in aeroporto, dove aveva litigato con una donna in seguito alla perdita di un volo per Roma nel pomeriggio, e quindi alla stazione di Mestre, dove si apprestava a salire su un treno per la stazione Termini dove è giunto alle 21.35 per poi prendere la metropolitana.

La denuncia

L’uomo è stato quindi denunciato per lesioni personali e ingiurie, data la violenta aggressione portata ai danni dei due ragazzi presi a pugni e calci, come testimonia in maniera chiara il video consegnato Lunedì mattina negli uffici del commissariato.

Inoltre l’aggressore rischia anche un’ulteriore pesante sanzione e denuncia per aver attraversato per due volte i binari della metropolitana, la prima per andare a picchiare i due giovani solo perché poco prima si erano scambiati un bacio e poi per allontanarsi in metro nella direzione opposta a quella delle vittime.

Velocizzare sull’approvazione della Legge Zan

Tale vicenda ha avuto ripercussioni anche soprattutto in ambienti politici, con il sollecito da più parti per una rapida approvazione in Senato del ddl di cui è relatore il deputato Alessandro Zan sul contrasto all’omotransfobia. E proprio sulla vicenda è intervenuta ieri la consigliera regionale del Pd Marta Bonafoni, dichiarando: «Il prossimo obiettivo comune è una legge, pronta, a cui teniamo moltissimo: la legge contro l’omolesbotrasnfobia. Lo dico all’indomani della notizia di un pestaggio di due ragazzi solo per essersi dati un bacio. Spero che la legge Zan faccia il suo corso anche a livello nazionale».

AntiHater.it